Incredibile ma vero: siamo riusciti ad organizzare un altro weekend fuori porta. Evento più unico che raro, perché solo poche settimane fa siamo stati in Umbria e raramente ci capita di andare via da Roma così di frequente. Pieni di entusiasmo e desiderio di vedere posti nuovi (nonostante il solito cielo grigio che non ci abbandona mai) ci mettiamo in marcia di venerdì mattina. Direzione: Siena. Ci aspettano tre giorni per vedere alcuni dei luoghi più bella della Toscana.
Siena
L’arrivo a Siena in macchina non è dei più facili. Il centro è chiuso al traffico (tranne che per i residenti con permesso), quindi la macchina va lasciata in un parcheggio. La nostra casa sta proprio a Piazza del Campo, niente di più bello che alloggiare in un appartamento con una vista così, ma arrivarci con la valigia non è comodissimo. Il tragitto non è molto lungo (circa 800 metri) ma ci aspettano salite, discese e molti gradini.
Io sono stata a Siena solo una volta da bambina, ma non ricordo quasi nulla, quindi ci ritorno piena di curiosità.
Piazza del Campo e la Torre del Mangia
A Piazza del Campo stanno preparando le bancarelle per il mercatino di Natale. Sono un po’ dispiaciuta di non poter vedere la piazza sgombra, ma devo ammettere che le strutture in legno e tutte le lucine natalizie hanno il loro fascino.
Credo di potervi dire con una certa sicurezza che questa sia una delle piazze più belle di tutta Italia. Sarà per la sua particolare forma, per l’ampiezza e anche per la bellezza e l’armonia dei palazzi, ma vi assicuro che vederla lascia piuttosto stupiti.
Nella piazza c’é il Palazzo Comunale con la famosa Torre del Mangia. Famosa perché è tra le più alte in Italia con i suoi 102 metri e perché dalla cima si gode di una vista spettacolare. Almeno così dicono. Io in cima non ci sono salita, anche se è una delle cose che amo fare di più. Quando più alto è un punto panoramico, più sono felice di salirci. Mi piace vedere le città dall’alto e capire come sono fatte. Questa volta però no, mi sono limitata a vederla dal basso, perché alla fine del settimo mese di gravidanza, mi hanno sconsigliato di fare i quasi 400 gradini per arrivare alla cima. La vista che si ha dalla corte interna del palazzo è ugualmente molto suggestiva e per questa volta mi accontento.
Lo sapete perché questa torre si chiami proprio così? A Siena c’è l’usanza di dare soprannomi un po’ a tutto e a tutti. Questa abitudine non risparmiò uno dei primi campanari che prestò servizio subito dopo la costruzione della torre avvenuta nel 1348. Tale Giovanni di Balduccio veniva chiamato il Mangiaguadagni per i suoi sperperi di denaro, che abbreviato diventò il Mangia.
La Cattedrale, la Porta del Cielo, il Facciatone e il Battistero
Ho rinunciato a salire in cima alla torre del Palazzo Comunale, ma non a vedere la Porta del Cielo. La Cattedrale di Siena è da visitare assolutamente. L’architettura romanico-gotica è sorprendente e gli interni sono ricchi di decorazioni e opere da ammirare.
Oltre a visitare la cattedrale c’è la possibilità di salire nel sottotetto, di fare un giro attorno alla struttura e di vede dall’alto sia l’interno che l’esterno. Questa volta i gradini sono solo 80, quindi senza esitazione salgo in cima a quella che viene chiamata la Porta del Cielo. Raramente si ha la possibilità di ammirare una struttura così grande dall’alto, quindi, anche se il biglietto è un po’ caro, vi consiglio di non lasciarvi sfuggire questa occasione. Anche perché il panorama esterno è altrettanto stupefacente.
Il famoso Facciatone si vede benissimo da qui. Questa costruzione sarebbe dovuta diventare la facciata principale della Cattedrale, ma i lavori non furono mai terminati a causa della peste che colpì la città durante al 1300, ma anche per i problemi di statica.
Dietro la Cattedrale c’è il Battistero, raggiungibile da un’imponente scalinata.
Passeggiate e scorci
La cosa più bella da fare come sempre è passeggiare per le strade della città in cerca degli scorci più suggestivi. Siena ne è piena: piazzette, ripide stradine, scalinate e panorami. Il mio consiglio è sempre lo stesso: camminare senza una meta precisa per scoprire i luoghi più nascosti e meno battuti dai turisti.
L’Abbazia di San Galgano
Uno dei luoghi più suggestivi della Toscana è sicuramente l’Abbazia di San Galgano. Si trova a circa 45 minuti di macchina da Siena. Ciò che la rende tanto particolare e meta di pellegrinaggio turistico, è il fatto di non avere il tetto ed essere sostanzialmente in uno stato di “controllato abbandono”.
L’abbazia fu costruita durante il 1200 e dopo anni di prosperità, iniziò il suo declino con la carestia e poi la peste avvenute nel secolo successivo. La struttura iniziò a deteriorarsi quando a metà del 1500 venne venduta la copertura in piombo del tetto, evento che decretò un rapido deperimento dell’abbazia. Già all’inizio del 1700 si erano verificati vari crolli e nel 1786 un fulmine colpì il campanile facendolo crollare. Dopo anni di abbandono nel 1924 iniziarono i lavori di restauro conservativo, grazie a cui oggi è possibile visitarla.
Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio ci aspetta una breve passeggiata per raggiungere l’entrata. E’ l’unico momento in cui possiamo godere di un po’ di sole, perchè già dopo poche ore il cielo ritornerà ad essere grigio.
L’abbazia può essere visitata tutti i giorni dalle 9 di mattina, ma alle volte è chiusa per eventi speciali. Soprattutto durante il periodo primaverile ed estivo viene usata per celebrare matrimoni (a saperlo ci avrei fatto un pensierino per il mio matrimonio!) quindi se venite da lontano appositamente per visitarla, vi consiglio di fare una telefonata per assicurarvi di trovarla aperta. In questa pagina trovate tutte le informazioni specifiche sugli orari ed i contatti.
Sulla strada di ritorno verso Siena è ormai ora di pranzo. Non troviamo niente che faccia la caso nostro, allora tentiamo la fortuna: fermiamo un signore per strada e chiediamo consiglio. “La tavola calda, la trattoria del paese, il bar che fa ottimi panini.. ah si poi c’è La Bottega di Stigliano, ristorante bio con prodotti a km 0″. Eccolo trovato! E ve lo consiglio. Oltre al cibo ottimo ad un prezzo onestissimo, c’è anche una bottega che vende prodotti tipici.
Ci rimettiamo in macchina sazi e soddisfatti del pranzo e una scatola piena di salse di pomodoro, miele e conserve.
Monteriggioni
Nel pomeriggio di sabato ci dirigiamo verso Monteriggioni il borgo medievale che si trova a nord di Siena. Si trova in cima ad una collinetta ricoperta di alberi d’ulivo. Il minuscolo paese è circondato da una cinta muraria con 14 torri. Il borgo si visita in poco tempo e volendo si può salire sulle mura per ammirare il territorio circostante.
Val d’Orcia
La giornata di domenica è dedicata alla Val d’Orcia. Ci lasciamo Siena alle spalle e prendiamo la strada che va verso sud, che poi è la stessa che ci riporterà a Roma. I paesaggi da queste parti sono incredibilmente belli. In effetti la Val d’Orcia è famosa proprio per il suo territorio: una campagna inconfondibile fatta di dolci colline verdi, stradine sterrate e alberi di cipresso che forse in questo periodo autunnale raggiunge il suo massimo splendore.
Montalcino, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni
La prima tappa è Montalcino. Per tutto il tragitto da Siena siamo rimasti avvolti nella nebbia. Molto suggestivo, ma un po’ un peccato non godersi il paesaggio in tutto il suo splendore. Solo quando abbiamo preso la stradina che porta sulla collina verso il borgo di Montalcino, improvvisamente la nebbia è scomparsa.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata visitare la fortezza, anche perché arrivando in macchina ci si parcheggia proprio davanti. Per salire sulla cinta muraria bisogna entrare dentro l’enoteca. Questa è una delle prime enoteche che ha aperto a Montalcino (che come sapete è famoso per il Brunello) e offre degustazioni di vario tipo (e prezzo).
In ogni caso potete entrarci anche solo per fare il biglietto. Se devo dirla tutta, il percorso non è molto curato. I locali che conducono alle mura sono polverosi ed il percorso esterno è un po’ sporco. Però vale la pena per la vista.
Dopo essere scesi, vi consiglio un giro per il borgo. A Montalcino trovate quasi solo enoteche, è un posto dove venire assolutamente se siete appassionati di vino. Noi invece ci siamo fermati in un delizioso caffè per la nostra seconda colazione. Il Caffè il Leccio si trova vicino a Piazza Giuseppe Garibaldi. L’interno è molto piccolo, ma accogliente.
Ci sono anche dei tavolini all’esterno, ma vi consiglio di entrare a dare un’occhiata, perché all’interno trovate molti prodotti in vendita. Dolci, cioccolatini, marmellate e in questo periodo anche panettoni artigianali. Ovviamente pure qui, oltre a caffè e pasticcini, se volete potete fare una degustazione di vini.
Una delle tappe che avrei voluto assolutamente fare è quella alla Cappella di Vitaleta. Sono sicura che conoscete questo posto perché è impossibile che non lo abbiate mai visto in foto. Si tratta di una piccolissima chiesetta che sorge in mezzo alla campagna toscana, diventato uno dei paesaggi più fotografati da queste parti. La chiesa si raggiunge solo a piedi. Noi siamo arrivati fin dove si poteva con la macchina e una volta scesi abbiamo trovato la strada mezza allagata e ricoperta di fango perché durante la notte aveva piovuto molto. Bernardo sarebbe stato ben felice di lanciarsi nelle pozzanghere e di immergere la sua macchinina nuova nel fango, ma noi abbiamo deciso di rinunciare. Così abbiamo visto la piccola chiesetta solo da lontano, ed era talmente piccola che non ho fatto nemmeno una foto.
Ci siamo consolati con un altro ottimo pranzo. A San Quirico d’Orcia trovate il ristorante Fonte alla Vena dove ho mangiato senza dubbio il piatto di pappardelle con ragù toscano più buono della mia vita.
Siamo arrivati ormai alla fine del nostro itinerario. L’ultima tappa è Bagno Vignoni. Questo minuscolo borgo, che conta solo 30 abitanti, è famoso per le sue sorgenti termali. La piazza del paese è infatti molto particolare perché è in realtà una grande vasca di acqua calda e fumante. C’è poi da vedere il Parco Naturale dei Mulini dove le acque termali scorrono in stretti ruscelli accanto ai nostri piedi e cadono nella vallata sottostante.
Bel post. Siamo stati nel 2018 in questa parte di Toscana e le tue foto rendono davvero giustizia alla magia di quei luoghi. Complimenti
Ti ringrazio, ormai sono foto un po’ vecchiotte, ma sono felice che ti siano piaciute!
Dai quando sono belle non sbiadiscono mai 😀
🙂