NOTA: il Museo dell’Ex Mira Lanza è stato dismesso e non è più visitabile.
Visitare il Museo dell’Ex Mira Lanza è stata un’esperienza assai strana. Si tratta di un luogo piuttosto particolare. Direi non adatto a tutti, ma certamente interessante e sicuramente imperdibile per chi è appassionato di street art nella sua forma più pura. La dicitura scelta dai curatori per descriverlo vi farà capire molte cose: open 24/7, free entry, no toilets, no gift shop, no high heels, yes gypsies.
Ex Mira Lanza
Se non l’avete ancora capito si tratta di un museo abusivo, realizzato all’interno della struttura abbandonata di una fabbrica di sapone. La Mira Lanza appunto, costruita nel 1899 e abbandonata definitivamente negli anni 80.
Una parte degli edifici fu ristrutturata e oggi ospita il Teatro India. Il resto del complesso è stato lasciato in totale stato di abbandono per decenni. Nell’estate del 2016 la 999Contemporary (quelli di Tor Marancia per intenderci, potete leggere qui il mio post a riguardo) decide di usare la struttura per crearci un “museo” di street art e chiama l’artista francese Seth a realizzare le sue opere.
Informazioni pratiche
L’accesso agli edifici è libero, ma tenete conto che dentro ci vivono delle persone. La situazione mi è sembrata abbastanza tranquilla, ma eviterei di visitare il posto da soli. Eventualmente c’è anche la possibilità di richiedere una visita guidata gratuita con il curatore del museo. Vi basterà scrivere una mail a questo indirizzo exmiralanza@999contemporary.com.
L’area è molto sporca, vi capiterà di camminare su qualsiasi tipo di rifiuto, per questo consiglio l’uso di scarpe adatte e di pantaloni lunghi.
Per sapere l’esatta ubicazione della fabbrica e dove si trovano l’entrata e l’uscita del museo vi invito a dare un’occhiata al sito ufficiale, molto curato e dettagliato. Qui trovate anche una mappa con segnalate tutte le opere. Tenete conto che questo posto è in continuo cambiamento: chi ci vive costruisce delle baracche, poi le distrugge, alle volte appiccando anche degli incendi. Le opere si deteriorano e si modificano e a quelle già esistenti se ne aggiungono di nuove. Per questo è anche interessante dare un’occhiata alle foto sul sito del museo dell’ex Mira Lanza proprio per vedere come si presentavano il luogo e i murales in origine.
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