Al museo con i bambini si può fare, parola di mamma. Qualcuno potrebbe dire: ma i bambini al museo si annoiano. Io invece vi dico che i bambini al museo si divertono. Vi racconto che, qualche settimana fa, ho portato Bernardo (5 anni) al Museo di Paleontologia di Cortina. E’ estate e siamo in montagna, siamo abituati ad andare tutti i giorni fuori a giocare all’aria aperta e a correre nei prati. In una giornata di brutto tempo ho deciso di portare i bambini al museo, per non stare chiusi a casa. Appena entrati Bernardo ha detto “mamma, finalmente visitiamo un museo!”.
Potete immaginare la mia felicità e la mia soddisfazione nel sentire queste parole. Per questo vi assicuro che portare i bambini al museo è più semplice di quel che sembri, basta seguire poche e semplici regole e organizzarsi bene.
Perché portare i bambini al museo
La domanda sorge spontanea: ma perché portare un bambino al museo? Non è meglio portarlo al parco giochi? O al cinema? Non si divertirebbe di più? Allora io vi chiedo: perché fate mangiare ai vostri bambini la frutta e la verdura, quando loro sarebbero felici di mangiare solo pasta al pomodoro e gelato? La risposta è ovvia: perché fa bene.
Io faccio lo stesso ragionamento per la cultura. Portare i bambini al museo fin da piccoli fa bene. Sviluppano la creatività e il senso del bello. Conoscono nuove culture, affinano il loro senso critico, imparano la storia. I motivi sono veramente tanti e non ultimo, portare i bambini al museo è un’occasione per fare qualcosa assieme a loro.
Nell’era del digitale, in cui siamo tutti abituati a fare tutto davanti agli schermi, visitare i musei è un’esperienza concreta e reale, che permette ai bambini di confrontarsi con il mondo del passato, di scoprire tradizioni perdute, di mettersi in relazione agli altri e anche di scoprire le proprie passioni e i propri interessi.
Quando portare i bambini al museo
Il prima possibile! Non è mai troppo presto per cominciare e prima si comincia meglio è. Credo di aver portato i miei figli la prima volta al museo quando avevano poche settimane di vita. Se portate i bambini al museo fin da piccoli con regolarità, per loro diventerà un’attività normale tanto quanto andare al parco giochi.
Quando saranno piccolissimi non si renderanno ancora bene conto di quello che gli sta attorno, ma non sottovalutateli, l’esposizione all’arte fin da piccolissimi non può che stimolare lo sviluppo cognitivo dei bambini.
Quando saranno poco più grandi bisognerà iniziare a scegliere accuratamente i musei da visitare e capire quali possono essere quelli che creano più interesse in loro.
Per quel che riguarda la mia esperienza personale, ho notato che l’arte contemporanea ha sempre destato particolare curiosità in mio figlio già verso i 3 anni. Gli sono sempre piaciute le opere grandiose e dalle forme particolari. Fu un enorme successo la mostra di Damien Hirst Treasures from the Wreck of the Unbelievable vista a Venezia nel 2017 quando aveva 2 anni e mezzo. Le enormi statue e i richiami all’ambiente sottomarino gli piacquero così tanto, che continuammo a parlare di questa mostra per mesi.
10 consigli per visitare i musei con i bambini
Ci sono musei e musei. Alcuni sono più adatti ai bambini, altri meno, ma sono dell’idea che tutti i tipi di musei possono essere visitati assieme ai bambini.
I bambini sono naturalmente curiosi, basta coinvolgerli in quello che si fa. Non trascinateveli dietro nelle vostre visite ai musei pretendendo che si interessino da soli a quel che vedete. Il segreto sta nel farli divertire e nel saper organizzare il tempo con loro. Quindi ecco di seguito i miei 10 consigli pratici per portare i bambini al museo con successo.
1. Al museo con i bambini si va di mattina
Meglio sfruttare le prime ore della giornata, quando i bambini sono riposati e ben disposti a fare nuove esperienze. Non che al museo non ci si possa andare anche di pomeriggio, ma il mio consiglio è di evitare di andarci quando i bambini sono già stanchi.
Per esempio se siete in vacanza, state visitando una città e avete una lista di musei che volete vedere, cercate sempre di organizzare la visita al museo con i bambini come prima attività della giornata. In questo modo renderete le cose più semplici per tutti e il resto della giornata sarà dedicato ad attività meno impegnative.
2. Entrare al museo solo con l’indispensabile
Per mia esperienza personale vi consiglio di lasciare più cose possibili al guardaroba (o a casa). Quando entrate al museo liberatevi di giacche, maglioni, zaini pesanti e fate la visita leggeri e con le mani libere. Se ce ne sarà bisogno, potrete prenderli in braccio più facilmente per fargli vedere cose che dalla loro altezza non possono vedere. In generale vi stancherete meno e avrete meno cose a cui pensare.
3. Al museo con i bambini si va con la pancia piena
Regola importantissima per la buona riuscita di una visita al museo con i bambini: mangiare prima di entrare. Se i bambini hanno fame, diventano nervosi ed irritabili e il livello della loro attenzione cala drasticamente. Quindi fategli fare una buona colazione o una merenda prima di entrare, magari proprio al museo. I grandi musei hanno ristoranti e caffetterie e sarà un modo per fargli vedere che i musei sono luoghi pieni di vita e che non servono solo a custodire le opere d’arte.
4. Per i bambini piccoli meglio il marsupio
Ogni bambino è diverso da un altro. Ognuno ha le sue abitudini e le sue preferenze, ma quando ancora non camminano può essere una buona idea portarli al museo con il marsupio. Quando Carolina aveva 9 mesi, sono andata a fare un viaggio da sola con lei a Copenaghen e avevo in programma di vedere diversi musei. Ho constatato che spesso non aveva voglia di stare nel passeggino per un’ora o più, forse perché da quella posizione per lei l’esperienza al museo non era abbastanza coinvolgente. Per fortuna mi ero portate dietro la fascia che usavo quando era neonata ed è stata la mia salvezza perché altrimenti avrei rinunciato a vedere tutti i musei che avevo sulla mia lista.
Una volta entrata al museo, lasciavo il passeggino al guardaroba e la sistemavo nella fascia con il viso rivolto verso l’esterno in modo che potesse vedere tutto quello che vedevo io. E’ stato un grande successo!
5. Avere sempre acqua e uno snack a disposizione (e tappa alla toilette)
Le esigenze dei bambini sono infinite e visitare i musei con i bambini può rivelarsi più difficile del previsto se non ci si organizza a dovere. Nella borsa non deve mancare una borraccia d’acqua fresca, soprattuto d’estate e magari un pacchetto di craker o di caramelle. Anche se avete seguito il consiglio n.3 e avete fatto una buona merenda prima di entrare, meglio non farsi cogliere impreparati. Se poi visitate musei molto grandi dove programmate di stare per più di un’ora allora potrebbe essere la vostra salvezza.
Inoltre prima di iniziare la visita è d’obbligo una tappa alla toilette. In alcuni musei i bagni si trovano solo all’entrata e può essere davvero faticoso rifare tutto il percorso con i bambini per poi tornare al punto dove si era rimasti.
6. Spiegare in anticipo le regole dei musei
Ci sono musei dove si può toccare, annusare, parlare e altri dove invece si può solo guardare a debita distanza. Prima di andare al museo con i vostri figli spiegate loro quali sono le regole da rispettare assolutamente e quali comportamenti è bene evitare. Se visitate un museo della scienza è probabile che ci saranno delle attività esperienziali che potete far fare loro come toccare materiali, muovere ingranaggi, fare giochi interattivi. Mentre se visitate un museo d’arte non ci sarà la possibilità di fare esperienze tattili, ma solo visive. E’ importante che abbiano in mente cosa si può e non si può fare (e perché) nel museo che state per visitare.
7. Non pretendere di vedere tutto
Portare i bambini al museo si può fare, ma pretendere che ci stiano per ore e ore no. Se il museo è piccolo non ci sarà nessun problema. Ma se avete in programma di visitare i Musei Vaticani o il Louvre allora pensate bene a come organizzare la giornata. Prevedete delle pause e dei pasti durante la visita, ma quasi sicuramente sarà impensabile tenere i bambini per più di 2 ore in un museo. Il discorso è diverso se il museo in questione è un museo dedicato ai bambini con attività specifiche per loro. E’ probabile che un bambino appassionato di dinosauri adorerà state in un museo di paleontologia come uno appassionato di animali probabilmente non vorrà più uscire da un museo di storia naturale.
Se i musei offrono attività didattiche e laboratori per bambini potete anche pensare di fare una visita separata: mentre loro seguono un’attività, voi visitate il museo.
8. Rendere la visita divertente
Questo è l’aspetto più importante di tutti: se sarete capaci di rendere la visita al museo divertente e stimolante, i vostri bambini non vedranno l’ora di tornarci. Ovviamente questo richiede un po’ di impegno extra. Non si tratta più solo di visitare un museo per vostro piacere personale, ma di trovare il modo di rendere la visita interessante ad un bambino.
Qualche consiglio utile: lasciateli osservare, rispondete a tutte le loro domande, fate voi a loro domande che possano stimolare il loro interesse, se qualcosa desta particolarmente la loro attenzione, non abbiate fretta di proseguire, inventate piccoli giochi tipo caccia al tesoro o indovinelli (chi riesce a vedere il gatto nascosto nel quadro?), spiegate sempre cosa state vedendo senza dare nulla per scontato, chiedete loro quali emozioni o sensazioni gli suscita un’opera d’arte.
Inoltre preparatevi in anticipo, ovvero prendervi un po’ di tempo per studiare il museo dove andate e la sua collezione, per capire cosa può essere più interessante vedere e cosa meno. Mentre andate al museo spiegate già cosa vedrete e magari create un po’ di suspence.
9. Informarsi sui servizi e l’accessibilità del museo
Aspetto da non trascurare assolutamente. Prima di andare in un museo dovete sapere quali servizi offre. Per esempio: si può entrare con il passeggino? C’è il guardaroba? I bagni hanno il fasciatoio per il cambio dei bebè? C’è un bar? Ci sono delle aree dove i bambini si possono sedere a riposare?
Poco tempo fa sono andata a visitare Galleria Borghese a Roma, uno dei musei più belli del mondo. Purtroppo non mi ero informata in anticipo e una volta arrivata, mi hanno detto che al museo non si poteva accedere con il passeggino. Ero da sola con mia figlia Carolina che non aveva ancora compiuto un anno. Ho lasciato il passeggino al deposito per nulla felice. Lei aveva appena iniziato a camminare e me la sono tenuta in braccio per tutto il tempo. Dopo poco più di mezz’ora sono uscita sudata e arrabbiata perché continuare la visita in quel modo era impossibile.
Questo per dirvi che quando si visita i musei con i bambini (sopratutto se sono ancora piccoli) bisogna essere ben informati su tutto per non farsi cogliere impreparati.
10. Dopo la visita al museo… il parco giochi!
Soprattutto se siete in vacanza e quindi ben lontani dalle vostre normali routine, bisogna trovare il modo di bilanciare le attività e magari dopo aver visitato un museo, fare qualcosa che sia particolarmente gradito ai vostri figli.
L’ideale è trovare un parco giochi nella vicinanze e fare una pausa dalle vostre attività per farli giocare liberi. Quando si viaggia con i bambini bisogna tenere conto delle esigenze di tutti e quindi organizzare le giornate in modo che sia i gradi che i piccoli arrivino a sera felici e soddisfatti.
I nostri musei preferiti
Spero che i miei consigli per visitare i musei con i bambini vi siano utili. Ho deciso di chiudere l’articolo consigliandovi alcuni musei che a noi sono piaciuti particolarmente.
A Roma: Explora il museo dei bambini, Museo Maxxi, Museo Civico di Zoologia, Galleria Nazionale di Arte Moderna, i laboratori sui dinosauri allo Stadio di Domiziano.
A Trieste: il Museo dei Treni, l’Acquario Marino, il Museo Revoltella, il Museo di Storia Naturale.
In giro per il mondo: la Biennale di Venezia, il Museo di Storia Naturale di Londra, la Tate Modern di Londra, il Museo dei Gatti ad Amsterdam, l’Aqua Terra Zoo di Vienna.
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